sabato 12 gennaio 2013

Il fumo elettronico non danneggia il cuore

Circa un mese fa la stampa ha titolato in tutto il mondo “Il fumo elettronico non danneggia il cuore”.
La notizia è stata lanciata dal congresso della società europea di cardiologia ESC a Monaco cui ho partecipato e ha avuto una
risonanza mediatica senza precedenti.
Il titolo è senza dubbio d’effetto, ma la stampa si sa, difficilmente ama le mezze misure. Tuttavia, a prescindere dall’eco mediatica, il lavoro di Kostantino Farsalinos, è e rimane un punto di riferimento , una pietra miliare, nel percorso di ricerca sul fumo elettronico.
La grande forza di questo studio, sta nel fatto che é riuscito a focalizzare il vero bersaglio della ricerca, mirando a comprendere il fumo elettronico non come fenomeno isolato, ma nel suo confronto con il fumo di sigaretta. Questo a mio parere é qualcosa che ancora stenta ad entrare nella logica della ricerca scientifica.
Purtroppo gli aspetti più raffinati di questo studio, sono di difficile comprensione per il grande pubblico e per la stampa.
Mi piacerebbe quindi darvi la mia lettura di questo studio, cercando di renderlo fruibile a tutti.
Lo studio ha coinvolto complessivamente 58 volontari 28 fumatori e 30 vaper, tutti con un etá media intorno ai 35 anni ed in perfetta salute. É importante sottolineare un aspetto: il gruppo dei vaper aveva un indice di Brinkman medio notevolmente superiore a quello dei fumatori. L’indice di Brinkman si ottiene moltiplicando il numero di sigarette fumate ogni giorno, per il numero di anni di fumo. É un indice del grado di esposizione al fumo e in qualche modo ci permette di distinguere chi ha fumato di più nel corso della vita.
Ogni volontario é stato sottoposto ad esame ecografico del cuore dopo 4 ore di astinenza completa dal fumo, lo stesso esame é stato poi ripetuto dopo aver fumato una sigaretta(gruppo fumatori) o dopo aver usato la sigaretta elettronica per 7 minuti(gruppo vaper). Per la sigaretta elettronica è stato impiegato liquido contenente nicotina pari a 11mg/ml.
L’ecografia del cuore ( ecocardiografia) è una metodica molto sofisticata e non invasiva che permette di osservare il cuore in movimento in modo molto dettagliato in tutte le sue sezioni.
Tra gli aspetti studiati con questa tecnica, l’attenzione si é concertata sulla diastole, che é quella fase in cui il cuore si rilassa prima di una nuova contrazione. I primi segni di invecchiamento e le prime alterazioni della funzione cariaca, si manifestano in genere in questa fase e sono rilevabili con l’ecografia molto prima che inizinino a dare sintomi rilevanti al paziente. Numerosi parametri, consigliati dalle linee guida moderne, sono stati rilevati durante lo studio.
Dall’analisi di questi parametri è emerso che i fumatori, pur se giovani e in ottima salute, sviluppavano una significativa variazione nella funziona diastolica dopo aver fumato una singola sigaretta. Questo fenomeno era già noto e documentato in numerosi studi. Tuttavia, curiosamente, nessuno dei parametri ha subito modificazioni significative, dopo l’uso della sigaretta elettronica per 7 minuti.
E’ importante sottolineare che nello studio sono stati coinvolti vaper esperti che utilizzavano esclusivamente il fumo elettronico da almeno un mese. I vaper esperti utilizzano questi dispositivi in modo più intenso ed efficace e questo aspetto è spesso trascurato in numerosi studi.
Lo studio ha in sintesi dimostrato che c’è qualcosa nel fumo di sigaretta, che influenza negativamente la funzione cardiaca in modo rilevabile e misurabile.
Questo non accade con il fumo elettronico.
Questa alterazione non da sintomi ne disturbi tuttavia quasta disfunzione subclinica, potrebbe avere importanti implicazioni per la salute.
Questo certo è un risultato estremamente importante e che sono sicuro ispirerà altri studi.
Tuttavia, al di la del risultato straordinario, lo studio ha anche fornito un esempio di quello che dovrebbe essere l’approccio per chi intende studiare il fumo elettronico. Perchè lo studio del fumo elettronico non può mai prescindere dal confronto con il fumo di sigaretta.
Subito dopo la presentazione, lo studio ha fatto il giro del mondo in poche ore e io mi auguro che aiuti non solo i fumatori, ma anche e soprattutto tanti medici e scienziati, a costruirsi un idea più equilibrata di questo fenomeno, un idea basata sull’evidenza scientifica e non sul pregiudizio e le opinioni.
Altri progetti di ricerca sono già iniziati mentre scrivo questo articolo, e abbiamo già raccolto dati e campioni dai primi volontari. Spero di condividere presto i primi risultati con voi.

Promossa dai cardiologi !

Promossa dai cardiologi la sigaretta elettronica !
La sigaretta elettronica non fa danni al cuore. E anche se è troppo presto per definirla una rivoluzione nella lotta al tabagismo, può aiutare i fumatori ad abbandonare un'abitudine che in questo secolo causerà 1 miliardo di morti nel pianeta. Questo, in sintesi, il responso dei cardiologi europei sul surrogato della «bionda» disponibile da qualche anno anche in Italia. Al Congresso dell'European Society of Cardiology (Esc) che si è aperto sabato 25 agosto a Monaco di Baviera, è stato presentato uno studio su questo prodotto.
LO STUDIO - La ricerca è stata illustrata da Konstantinos Farsalinos dell'Onassis Cardiac Surgery Center in Grecia. Gli autori hanno misurato la funzione del muscolo cardiaco in 20 fumatori volontari sani 25- 45enni prima e dopo aver fumato una sigaretta vera, e in 22 volontari della stessa età prima e dopo aver aspirato per 7 minuti una sigaretta elettronica. È emerso che mentre il primo gruppo mostrava un significativo aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sia massima che minima, la sigaretta elettronica produceva solo un incremento lieve della pressione diastolica (la minima). Anche all'esame ecocardiografico, mentre chi fumava «bionde» vere presentava significative alterazioni dei parametri che indicano la funzionalità cardiaca, i tabagisti che si erano convertiti alla sigaretta elettronica non mostravano alcuna conseguenza nonostante la piccola dose di nicotina (11 milligrammi/millilitro) contenuta nel liquido del prodotto per ridurre il disagio dell'astinenza. Nel liquido, aggiungono inoltre gli studiosi greci, un laboratorio tossicologico indipendente non ha trovato nè nitrosamine nè idrocarburi aromatici policlinici, principali veleni contenuti nelle sigarette. «Servono altri studi prima di dire che si tratta di un prodotto rivoluzionario», commenta Farsalinos. «Tuttavia, in base ai dati ad oggi disponibili, la sigaretta elettronica si può considerare un'alternativa al tabacco molto meno pericolosa e potenzialmente utile alla salute». Un passo avanti per smettere di fumare. «Attenzione - avvertono i cardiologi - la sigaretta elettronica è un buon metodo per smettere di fumare».

0 commenti:

Posta un commento